Ecco l’intervista completa a Sandro Veronesi:
http://www.pambianconews.com/mr-calzedonia-nel-2013-il-sorpasso-dellestero/
“….Per Richard Ginori Pinault ha messo sul piatto 13 milioni e si prepara a investirne ben di più, sia sul sito produttivo che sulla distribuzione.
Per rilevare Pomellato, invece, Kering si appresta a staccare un assegno da circa 300 milioni….”
L’Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro.
Occupati
Disoccupati
Il lavoro delle donne
Il lavoro dei giovani
…e tanto altro ancora
Per i dettagli, ecco il link:
http://www.istat.it/it/files/2013/04/Report-serie-storiche_Occupati-e-disoccupati2.pdf?title=Occupati+e+disoccupati+-+24%2Fapr%2F2013+-+Testo+integrale.pdf
BRINDISI – “Il Majorana di Brindisi è la lepre dell’istruzione in Italia”. Corre veloce, tutti gli altri per il momento stanno dietro. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione (ancora in carica, fino al varo del nuovo governo) Francesco Profumo, al telefono con il preside Salvatore Giuliano, con i ragazzi dell’istituto industriale di Brindisi, stamani, durante la cerimonia d’inagurazione della prima aula del futuro.
C’era anche il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il sub commissario della Provincia di Brindisi, Giovanni Grassi e del capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Giovanni Biondi. Una lunga chiacchierata, per snocciolare i pregi e gli obiettivi raggiunti in termini di innovazione didattica dal Majorana di Brindisi. Dal book in progress, passando per gli ipad sui banchi.
Il badge, i registri online, le videoconferenze, le lezioni multimediali, il collegamento con le altre scuole d’Europa, gli stage che i ragazzi possono frequentare all’esterno, perfino in Cina.
Il Majorana è ‘avanti’, non c’è che dire. C’è il wifi nelle aule, si può rispondere ai quiz con uno smartphone. I laboratori sono hi-tech, è un mondo tecnologicamente incantato.
Preso l’impegno, stamattina, sempre durante la conversazione telefonica con il ministro, di importare al più presto a Brindisi l’esperienza di Firenze, città dove si è firmato un importante protocollo sull’edilizia scolastica, sulla nuova progettazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Intanto al Majorana, una delle 14 scuole 2.0 d’Italia si pensa a fare lezione in aule dalla dotazione multimediale. Al momento ce n’è una, a breve ne saranno messe a disposizione sette, per lo più per i ragazzi di terzo.
Le pareti sono di vernice blu e verde, c’è il parquet, tre computer, tre maxi schermi di cui almeno un paio touch screen.
Uno di essi è quello che si vede in tv, a Sky ad esempio, e che i giornalisti utilizzano per le rassegne stampa. Negli armadietti sono catalogati una serie di tablet (quasi tutti iPad), in un altro ci sono invece in netbook. Per rispondere ai quiz si usa lo smartphone e la percentuale di risposte esatte appare online in tempo reale.
Il registro è elettronico, ma questa non è una novità.
Sgabelli al posto sedioline, niente banchi, ma tavoli rotondi per creare gruppi di lavoro.
Pouf per i momenti di distensione e, ovviamente wifi per consentire a tutti i ragazzi di essere in rete e di condividere i contenuti del proprio lavoro, quale che sia la materia.
I 1.200 del Majorana studiano su tablet e netbook. Gli zaini stanno per passare di moda, insomma, così come il rumore stridulo che fa il gesso sulla lavagna. Brindisi, almeno in questo, è capofila.
“…Per la prima volta dal 1975 si mette mano all’architettura interna delle scuole: nuove regole per costruire spazi d’apprendimento coerenti con le innovazioni determinate dalle tecnologie digitali e dalle evoluzioni della didattica.
Ambienti capaci di rompere la vecchia modalità trasmissiva cattedra – banco e la centralità della lezione frontale.
Cosi le scuole diventano “tessuto ambientale per l’apprendimento”, dall’atrio ai servizi igienici agli spogliatoi, alle pareti mobili. Una scuola pensata “in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio a seconda della attività desiderata.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha pubblicato le nuove Linee Guida alle quali dovranno attenersi i nuovi progetti edilizi.
Alla base delle Linee Guida c’è una nuova progettazione integrata “di microambienti finalizzati ad attività diversificate per offrire funzionalità, confort e benessere” insieme ad un’attenzione per il risparmio energetico ed alle fonti rinnovabili.
“Ambienti che potremmo definire, mutuando un’espressione dal mondo degli ambienti on line, “interoperabili”, in cui si pratica una didattica coinvolgente che non ha paura di “pareti trasparenti” che consentono la condivisione oltre l’aula”.
Dallo spazio inteso come “lo “spazio del fare” – e di qui l’uso del termine “atelier” per la creazione di contesti di esperienza – allo spazio informale e di relax con risorse a disposizione (libri, video, ecc), aree per giochi di gruppo e piccoli lavori manuali.
Ecco il link per scaricare le nuove linee guida:
“….Evidenziare il valore reale dell’Economia del mare;
promuoverne il riconoscimento a livello istituzionale e il ruolo delle Camere di Commercio per il suo sviluppo;
mettere a sistema i progetti e le risorse della rete camerale italiana e implementare una policy di sistema;
orientare l’Economia del mare verso uno sviluppo economico, sociale e ambientale che sia sostenibile e integrato.
E’ stato presentato il 2° Rapporto sull’Economia del Mare – realizzato da Unioncamere con il contributo tecnico di CamCom-Universitas Mercatorum – che fotografa il contributo del comparto “blu” della nostra economia alla produzione di ricchezza e occupazione, dal quale si scopre che per ogni euro di valore aggiunto prodotto direttamente, il mare ne attiva quasi altri due nel resto dell’economia.
Nonostante la crisi, nel periodo 2009-2011 l’economia del mare ha dato segni importanti di tenuta, sia sotto il profilo occupazionale sia sotto quello imprenditoriale
Il contributo al valore aggiunto prodotto nel nostro paese dalle filiere riconducibili all’economia del mare, ammontava nel 2011 a 41,2 miliardi di euro con una incidenza sul totale della capacità di produrre ricchezza del 2,9%.
un dato che evidenzia le potenzialità di questa fetta del nostro sistema produttivo in termini di innovazione e contributo alla salvaguardia del patrimonio naturale.
Ecco il link per scaricare il rapporto:
http://www.unioncamere.gov.it/P42A1545C189S123/Stati-generali-delle-Camere-di-commercio-sull-economia-del-mare–presentato-il-2–Rapporto.htm