“Per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di aiutare tutto il mondo delle imprese –
chiosa Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA – anche se in questa fase è alle
piccole e micro realtà produttive che va rivolta una particolare attenzione. Quelle
con meno di 50 addetti sono l’asse portante della nostra economia: costituiscono il 99,5% del totale delle aziende presenti nel nostro Paese e occupano oltre 11 milioni di addetti.
Al netto degli addetti del pubblico impiego e dell’agricoltura, il 67% del
totale dei lavoratori italiani presta servizio in una piccola o micro impresa.
Stiamo parlando di aziende artigiane/commerciali, di piccole imprese e di attività guidate da liberi professionisti che non chiedono aiuti o prebende, ma una pressione fiscale e un peso della burocrazia in linea con la media europea e la possibilità di accedere con maggiore facilità al credito”.
A livello territoriale le Regioni dove le piccole imprese si sono dimostrate più
dinamiche sono state quelle del Centro-Sud.
In termini percentuali le maggiori variazioni di crescita dell’occupazione si sono avute nel Lazio (+17,4%), in Calabria (+14,4%) ed in Sicilia (+14%).
“In questo momento così delicato – conclude Bortolussi – sostenere le piccole
imprese vuol dire aiutare il Paese ad uscire dalla crisi economica e, soprattutto,
creare le condizioni per ridurre la disoccupazione, visto che le statistiche ci dicono
che sono le piccole realtà produttive a creare il maggior numero di posti di lavoro
anche nelle aree più svantaggiate del Paese.”