“…..Dal 2008 a oggi la quota dei laureati che cerca impiego senza riuscirci è più che raddoppiata.
In alcuni casi, come quello di architetti, medici, veterinari e di chi esce da giurisprudenza, è addirittura triplicata.
Tra chi era uscito da una facoltà universitaria l’anno precedente, a rimanere senza impiego erano allora circa il 10 per cento, poco più o poco meno a seconda del tipo di facoltà.
Oggi, quelle cifre sembrano davvero di altri tempi.
Nel 2013 i disoccupati, a un anno dal conseguimento del titolo, sono saliti al 26,5 per cento, per i laureati triennali, al 22,9 per cento, per gli specialistici, e al 24,4 per cento per i magistrali a ciclo unico.
I dati sono quelli del Rapporto di AlmaLaurea presentato a Bologna al convegno “Imprenditorialità e innovazione: il ruolo dei laureati”.
L’indagine del consorzio, che riunisce 64 atenei del nostro Paese, ha realizzato un’analisi comparata delle ultime sei generazioni che sono passate in questi anni per le aule universitarie e ha coinvolto oltre 450mila ragazzi.
Sei generazioni, quelle che si sono laureate tra il 2007 e il 2012, arrivate sul punto di diventare grandi, e pronte a entrare nella società, proprio durante i peggiori anni dell’economia italiana.
Non che prima della crisi, ai giovani venissero offerte le migliori condizioni contrattuali, o che il loro potere d’acquisto fino ad allora fosse in crescita. Ma la crisi, ha di certo accentuato ancora di più le difficoltà con cui sono costretti a misurarsi….”
Ecco il link per scaricare il report: