le frodi

 

L’Unità di Informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia ha pubblicato il suo rapporto annuale.

 

Sono sessantacinquemila le segnalazioni di operazioni sospette ricevute nel 2013 per un importo complessivo di 84 miliardi di euro.

 

Ma, già nei primi sei mesi del 2014, il numero di operazioni giunte all’attenzione e si occupa di ricevere e approfondire operazioni sospette e altre informazioni relative a questo reato e di trasmettere i risultati alle autorità competenti – è andato di nuovo aumentando: oltre 38mila segnalazioni con un incremento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2013.

 

Ma chi segnala?

 

L’85% delle comunicazioni arriva da banche e Poste.

 

Molto più ridotto, lamenta il rapporto, è il contributo di Sim e Sgr «che risente delle particolari caratteristiche delle relazioni con la clientela di questi intermediari».

 

Ancora più problematico, poi, risulta l’apporto di professionisti e operatori non finanziari: sono solo 2800 le segnalazioni formulate da questo segmento, il 4% circa del totale e quasi interamente riferibile a notai e operatori di gioco.

 

C’è poi un passaggio molto interessante del rapporto laddove si sottolinea che il volume di transazioni al dettaglio regolate in contante in Italia è molto superiore alla media Ue e questo «amplifica la minaccia che proventi illeciti siano inseriti nel circuito economico».

 

Ecco il link per scaricare il rapporto:

 

http://www.bancaditalia.it/homepage/notizie/uif/rapp_annuale_13.pdf

 

 

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