Il Censis in collaborazione con la Fondazione Isba ha pubblicato lo studio “Diventare genitori oggi. Indagine sulla fertilità/infertilità in Italia”.
E’ diffusa oramai la consapevolezza sui problemi di fertilità che riguardano il nostro paese, mai sceso a livelli tanto bassi di natalità.
Nel sentire comune, però, la prima imputata rispetto al crollo delle nascite è la grave e perdurante crisi economica.
Diventare genitore, secondo l’indagine, è un aspetto cruciale della realizzazione personale, perno del vissuto individuale a prescindere dal peso economico e dai sacrifici che tale scelta comporterà.
Il 74,5% del campione intervistato ha figli, la metà circa ne ha due; il 2,6% è in attesa contro un 22,8% che non ha figli.
Un dato che fa riflettere: tra chi ha meno di 35 anni, solo il 29,8% è genitore.
L’età della procreazione si posticipa sempre di più e lo conferma il fatto che per il 46% degli intervistati ci si deve cominciare a preoccupare di non avere ancora un figlio non prima dei 35 anni.
L’esperienza di diventare genitori è importante per entrambi i sessi, come dichiara l’86,2% del campione.
L’88% degli intervistati afferma di sapere che in Italia si fanno pochi figli.
La riduzione delle nascite ha toccato il massimo livello nel 2013 con un -3,7% e un calo del tasso di natalità da 9 a 8,5 nati per 1.000 abitanti e questo nonostante i progressi della medicina e il contributo degli immigrati al saldo nazionale.
Sono 62.000 i nati in meno all’anno: nel 2008 erano 576.659 e si è scesi a 514.308 del 2013.
Ecco il link per scaricare il report (previa iscrizione gratuita al sito del Censis).