Nel settembre 2008, il Parlamento Europeo ha approvato con 504 voti favorevoli la proposta di
abolire la pubblicità sessista e degradante per le donne.
A distanza di sei anni cosa succede in Italia?
Quando la pubblicità rappresenta esseri umani, racconta in modo paritario donne e uomini?
Quali sono le tipologie femminili e maschili più ricorrenti nella narrazione pubblicitaria?
I modelli di riferimento veicolati dal marketing e dalla pubblicità sono paritari o possono penalizzare
un genere?
Quanti milioni di euro si investono in Italia per supportare determinati “caratteri” femminili e maschili?
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