Quattro milioni di euro per avviare i “Cantieri di cittadinanza”, un pacchetto di misure per il reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate.
La delibera è coordinata tra tre assessorati (Lavoro, Formazione e Welfare) per l’avvio della strategia regionale per l’inclusione sociale attiva e il contrasto delle povertà, con il lavoro di cittadinanza.
L’iniziativa si articola in:
– “sostegno per l’inclusione attiva”, rivolto alle famiglie in condizioni economiche di estremo disagio in cui nessuno lavora,
– i “cantieri di cittadinanza” per facilitare l’inserimento socio lavorativo dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti fragili,
– il “lavoro minimo di cittadinanza” che riconverte in senso produttivo la spesa assistenziale.
I cantieri di cittadinanza durano da 6 a 12 mesi, con un’indennità di 23 euro a giornata, per un massimo di 500 euro al mese.
A gestirli saranno i Comuni, grazie a un patto sottoscritto dal beneficiario.
Come si è detto, a disposizione ci sono 4 milioni di euro.
Mentre per quanto riguarda il lavoro minimo di cittadinanza ci sono già 55 sindaci del Salento (seguiti a ruota anche dai colleghi di altre province pugliesi) che hanno sottoscritto il protocollo.
In questo caso, i destinatari sono i percettori di ammortizzatori sociali anche in deroga.