La ricerca Top 300condotta da PwC e dal Dipartimento di Economia, management e diritto dell’impresa dell’Università di Bari si allarga per la prima volta alle aziende lucane.
ll 92% delle aziende in classifica ha chiuso l’esercizio 2022 in utile, con un risultato in crescita, rispetto all’anno precedente, per il 60% delle società analizzate.
Grande distribuzione e agroalimentaresempre al vertice della classifica.
Ecco i settori che pesano di piu’ sul totale del fatturato complessivo.
Il ranking delle prime 30 imprese in classifica.
Il gruppo Casillo (leader mondiale nelle materie prime agricole) e Megamark(DOK & Famila) confermano anche quest’anno la loro leadership.
Per scaricare il report pubblicato da Repubblica e PWC, clicca QUI
GS1 è l’organizzazione che in Italia rilascia i codici a barre per le aziende di largo consumo.
2 volte all’anno pubblica il rapporto OSSERVATORIO IMMAGINO.
Questo documento indaga i cambiamenti nelle scelte dei consumatori per quanto concerne cibo, cura della casa, cura della persona attraverso lo studio delle etichette dei prodotti.
L’indice del report:
Vediamo in dettaglio gli indicatori più interessanti.
Il MADE IN ITALY mantiene il suo ruolo trainante nelle scelte dei consumatori.
Cresce la consapevolezza sui prodotti certificati DOP.
Da molti anni i consumatori sono alla spasmodica ricerca di prodotti senza zucchero e con pochi grassi.
PROTEINE E FIBRE sono gli elementi più richiesti.
Prosegue il trend crescente sui prodotti per gli intolleranti.
Tante persone decidono di rinunciare agli alimenti di origine animale.
Interessante la crescita dei prodotti che seguono i dettami della religione islamica ed ebraica.
Ecco le tendenze sui prodotti che apportano benefici alla nostra salute.
I metodi di lavorazionepiù richiesti.
e infine, la texture dei prodotti.
Il marketing delle aziende sa bene come usare il linguaggio multisensoriale.
Per scaricare il report pubblicato da GS1, clicca QUI
Giunto alla XXI edizione il Rapporto Ismea-Qualivita fotografa i numeri della Dop economy nel 2022.
Un anno che ha messo in risalto la stabilità di un settore in grado di crescere nonostante le difficoltà relative alle emergenze climatiche, alle problematiche fitosanitarie e alla fluttuazione dei mercati.
I dati del Rapporto Ismea-Qualivita 2023 sono relativi ai settori Cibo e Vino e riguardano:
Scenario europeo e italiano prodotti DOP IGP STG
Dati produttivi ed economici settore italiano Cibo IG
Dati produttivi ed economici settore italiano Vino IG
Dati economici territoriali – Impatto regionale DOP IGP
Dati canale GDO – Consumi e scenario
Sistema DOP IGP – Emergenze, sviluppo e sostenibilità
Ecco i principali indicatori.
L’Italia detiene la leadership europea con ben 853 prodotti certificati DOP IGP STG.
Il valore della produzione supera i 20 miliardi.
Ecco la classifica dei paesi leader nell’Unione Europea.
In questa tabella sono indicati in dettaglio la ripartizione fra cibo e vino.
Su 853 prodottI certificati, Toscana, Veneto e Piemonte detengono il podio.
Sul fronte dei fatturati svetta il Veneto con 4,836 miliardi di euro.
Ecco la classifica dei primi 15 marchi per produzione certificata e fatturato.
Il valore dell’export si attesta su 4,65 miliardi euro.
Germania e Francia sono i paesi che effettuano i maggiori acquisti.
Nella classifica concernente i formaggi, svettano Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Da sempre il Prosciutto di Parma detiene la leadership nel settore delle carni certificate.
Il Trentino Alto Adige ha saputo ritagliarsi la fetta di mercato più importante nei prodotti ortofrutticoli.
La Puglia è il più importante produttore di olio di oliva in Europa e il territorio leader a livello mondiale.
La DOP Terra di Bariha la quota di mercato prevalente.
E infine, la classifica sui vini.
Il Nord-Est dell’Italia domina incontrastato con il Prosecco.
PER SCARICARE IL REPORT PUBBLICATO DA ISMEA, CLICCA QUI
La crisi economica non ha rallentato la crescita del biologico in Italia.
Il Sinab ha pubblicato gli ultimi dati relativi al 2019.
Migliora di anno in anno il numero delle aziende biologiche e degli ettari coltivati.
L’Italia è leader in Europa e nel mondo.
Si è arrivati a sfiorare i 2 milioni di ettari di superfici biologiche.
I soggetti coinvolti nel settore sono saliti a 80.643 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente del 2%.
L’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2019 il 15,8% del totale della superficie agricola nazionale, e questo posiziona l’Italia di gran lunga al di sopra della media UE, che nel 2018 si attestava al 8,0%.
Le regioni leader nella coltivazione del biologico sono Sicilia, Puglia e Calabria.