“…In cinque anni l’Italia ha perso 230 miliardi di Pil.
Al tempo stesso, nel periodo 2009-2013, le entrate sono crollate di 90 miliardi rispetto alle previsioni.
Ma ciò non ha impedito alla pressione fiscale di crescere di un punto percentuale. Se non sono numeri di guerra poco ci manca.
A diffonderli è stata la Corte dei conti nel Rapporto 2013 sul coordinamento della finanza pubblica.
I magistrati contabili sottolineano anche che la sola austerità non paga e che per ripartire servono stimoli alla crescita (anche in ambito Ue), tagli selettivi alla spesa e una riforma del fisco che lo renda più sopportabile e più equo….”
Ecco il link per scaricare il report di 284 pagine: