Più dei tre quarti (77%) degli intervistati usa regolarmente pc o il portatile mentre guarda la TV, il 26% in più rispetto al 2012.
Le abitudini dei consumatori sono sempre più avanzate e sofisticate: la visione dei contenuti televisivi è associata all’utilizzo di tablet, smartphone e pc.
Secondo un nuovo studio pubblicato da Accenture, i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli e, di conseguenza, hanno sempre più il controllo delle loro esperienze di entertainment: seguono i contenuti televisivi in modo multitasking, associando alla tv l’utilizzo di schermi di altri device (77% del campione) e guardando sempre più spesso contenuti video tramite Internet (oltre il 90%).
Secondo la terza edizione dello studio condotto su scala mondiale “Video Over Internet Consumer Survey 2013” è emerso che, mentre guardano la TV, gli spettatori utilizzano sempre più spesso diversi strumenti come portatili, telefoni, tablet e persino libri e giornali.
“I consumatori non si limitano più a guardare la televisione” ha spiegato Francesco Venturini, Broadcasting Lead del gruppo Media & Entertainment di Accenture.
“La diffusione dell’approccio multitasking nella fruizione di contenuti televisivi lascia intendere che forse il palinsesto fisso, noto anche come TV lineare, sta perdendo il suo fascino per gli utenti sofisticati, e questo rappresenta allo stesso tempo una sfida e un’opportunità per emittenti e produttori”.
Il sondaggio, condotto su oltre 3.500 persone in sei Paesi, ha rivelato che lo scorso anno l’approccio multitasking è cresciuto notevolmente.
Più dei tre quarti (77%) degli intervistati usa regolarmente il computer o il portatile mentre guarda la TV, 26% in più rispetto al 2012.
Sebbene sia stata registrata una crescita nell’utilizzo di tutti i tipi di dispositivi i tablet hanno riscontrato un vero e proprio boom (passando dall’11% al 44%)nella visione integrata alla tv, nonostante il numero di consumatori che possiedono un tablet sia molto inferiore rispetto a quelli di PC, televisori e telefoni.
Anche se nella maggior parte dei casi non c’è un nesso tra il contenuto televisivo e ciò che viene fruito con altri dispositivi, lo studio indica che c’è uno stretto legame tra l’uso del tablet e i contenuti visualizzati sulla tv, rispetto a quanto accade con i portatili e gli smartphone.
I consumatori hanno sviluppato nel corso del tempo abitudini sempre più sofisticate, come evidenziato dai risultati dello studio: maggior frequenza con cui si guardano film, programmi televisivi e video on demand tramite internet e su dispositivi diverso dalla televisione, e dalla correlazione tra il tipo di contenuto scelto e il dispositivo usato per visualizzarlo.
Secondo lo studio di quest’anno, inoltre, il numero degli intervistati che guarda almeno una volta alla settimana contenuti video su internet tramite PC/portatile è salito al 65% rispetto al 59% dello scorso anno; è cresciuto anche il numero di chi utilizza lo smartphone (dal 24% al 31%) e il tablet (dal 14% al 22%).
I consumatori hanno iniziato anche a scegliere il dispositivo su cui guardare un video in base al tipo di contenuto. Questo significa che un film integrale o una serie tv viene vista prevalentemente su PC o portatili (il 47% contro il 41%), mentre brevi videoclip vengono visualizzati soprattutto su smartphone (il 49% degli intervistati).
Così come evidenziato nell’Accenture Technology Vision 2013, è necessario quindi che le emittenti e i provider di contenuti creino delle “relazioni digitali” con i consumatori, in modo da migliorare l’interazione, comprendere meglio le loro preferenze e offrire un prodotto ancora più personalizzato.
Nei mesi di febbraio e marzo 2013 Accenture ha condotto un sondaggio online su 3.501 consumatori di sei Paesi: Brasile, Francia, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti.
Il campione rappresenta l’intera popolazione nazionale di ciascun Paese, tranne nel caso del Brasile, dove rappresenta per lo più la popolazione urbana…..”
Ecco il link per scaricare il rapporto di Accenture: