“….Una platea di 35 mila società con le carte in regola per emettere mini-bond.
Sono queste, secondo uno studio di Cerved Group, le dimensioni del mercato potenziale delle obbligazioni di piccolo taglio previste dal decreto sviluppo 2012.
Finora, a meno di un anno dall’entrata in vigore della nuova disciplina, le imprese che hanno emesso questi titoli sono diciotto e le emissioni sono una trentina per un ammontare complessivo di circa tre miliardi.
Ma il bacino di possibili emittenti, definito in base agli scoring e ai rating assegnati dal gruppo attivo nel campo della business information, è molto più ampio.
In base all’analisi di Cerved Group, le società di capitale in questione hanno un fatturato compreso tra i 5 e i 250 milioni di euro, sono ritenute in un’area di sicurezza e di solvibilità dal punto di vista finanziario, e sono esposte verso le banche per 140 miliardi.
Secondo le nuove norme, possono finanziarsi attraverso i mini-bond tutte le società non quotate ad eccezione delle microimprese…”
Ecco il link per scaricare il report della Cerved: