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“…Stamattina al Salone internazionale del libro di Torino, è stata presentata l’indagine Nielsen sul mercato del Libro in Italia nel 2013 e nel primo trimestre 2014.

Il segmento dei bambini è il vero baluardo alla crisi, confermando una crescita nel 2013, sia a copie (+3,3%) che a valore (+3,1%). 

Tanto da ridurre la perdita complessiva del mercato del libro 2013: -6,2% a valore e -2,3% a copie nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, librerie online e grande distribuzione) rispetto al 2012. 

In numeri assoluti questo significa che gli italiani hanno acquistato lo scorso anno, nel complesso, 99,2milioni di volumi (ma 2,3milioni in meno del 2012) e hanno speso circa 1,2miliardi di euro (81milioni di euro in meno del 2012). 

Al di là del segmento ragazzi, nel 2013 si sono evidenziati andamenti negativi in tutti gli altri grandi settori, con punte del 13.2% in meno nella non fiction pratica (guide, tempo libero, lifestyle), e della non fiction specialistica (opere di filosofia, scienze sociali, management e business, che hanno registrato un -8,6% a valore). 

Performance migliori della media, ma pur sempre negative, ci sono state per la fiction (-5,4% a valore) e per la saggistica (non fiction generale -4,2% a valore). 

E come si è aperto il 2014? 

Leggermente meglio in termini di valore ma peggio a copie: in questi primi tre mesi si sono venduti 1,4milioni di libri in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Si è registrato infatti un – 6,8% a copie e un -5,3% a valore. 

Si sta assistendo però a un altro fenomeno significativo in questo primo scorcio di anno: lo spostamento negli acquisti degli italiani dalle fasce di prezzo basso (1-5 euro) ai libri di fascia intermedia (7-20 euro). 

E’ dunque finito il tempo dei libri low cost? 

Certamente non è un problema di formato: sia il tascabile che il rilegato rilevano un andamento simile, con un -4%. 

I canali nel 2014: il libro si compra sempre più nelle librerie di catena e online: cresce il peso delle vendite dei libri nelle librerie di insegna (franchising compreso), che coprono ormai quasi la metà delle vendite italiane dei canali trade (e arrivano a pesare per il 43.5% delle vendite complessive, erano al 42,2% nel 2013). 

Si riduce ulteriormente la quota delle librerie indipendenti (che passano dal 35,6% al 34,9%). 

Cresce (poco, a sorpresa) l’online, al netto di Amazon, che raggiunge quota 6,6% (era il 6,3% lo scorso anno). 

In sofferenza è la grande distribuzione (che passa dal 15,9% al 15%). 

I settori nel 2014: per fortuna ci sono (ancora) i ragazzi.

Il segmento bambini è l’unico che continua a contribuire in modo positivo (+0,3) alla variazione del mercato a valore. 

Il mercato ebook cresce troppo lentamente? 

Copre oggi circa il 3% del mercato trade, secondo le stime dell’Ufficio studi AIE, e raggiunge i 30milioni di euro circa di giro d’affari. 

Nel 2013 sarebbero stati scaricati tra i 4 e i 7milioni di titoli in digitale. 

Ecco il link per scaricare il report della Nielsen:

http://www.aie.it/…/3_SlideNielsentorino_2014_def.pdf…

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