“La ricchezza generata dai contenuti culturali non torna in misura ragionevole a chi ha contribuito a crearla: gli autori.
In Italia c’è un value gap di almeno 369 milioni per chi crea”.
Lo ha detto il Presidente Designato Filippo Sugar in occasione della “puntata zero” di Hackathon 2016, il Festival globale dell’economia digitale presentato a Trani il 21 novembre.
In questa occasione, sono stati presentati i risultati di uno studio sostenuto da SIAE e realizzato da Roland Berger sul tema “Il contenuto culturale nell’ambiente online”.
La ricerca analizza il modello di business degli intermediari tecnici e il “divario nella generazione di valore”, ovvero il value gap.
Lo studio è stato commissionato dalla Società Italiana degli Autori ed Editori con l’obiettivo di stimare l’impatto sui ricavi degli intermediari tecnici (motori di ricerca, aggregatori di contenuti, social network, servizi cloud) legato ai contenuti culturali.
Il documento ha messo in evidenza che il 27% del valore dei consumi culturali (pari a 369 milioni di euro) non viene trasferito agli autori.
In Europa la percentuale è del 23% e il valore non trasferito agli autori è pari a 4.980 milioni di euro.