SKILLBROS Guadagna con le tue competenze

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“…..Si presentano come un «eBay della conoscenza», perché su Skillbros puoi vendere il tuo sapere, la tua passione in un certo ambito ed essere pagato per questo.

 

E allo stesso tempo puoi acquistare la conoscenza altrui. «Ai tempi della Startup School – racconta Davide Neve, 30 anni – ci siamo chiesti: cosa possono fare le persone in tempo di crisi? Da un lato possono vendere le proprie capacità. Dall’altro, investire nella propria formazione.

Sulla piattaforma (www.skillbros.it) i docenti possono mettere online le proprie lezioni o dare un appuntamento fisico per l’evento formativo, e ricevere poi i feedback degli utenti.

Gli allievi possono trovare la formazione di cui hanno bisogno sia in streaming che con pacchetti di videolezioni.

L’offerta si concentra per ora sulle competenze digitali che vanno a integrare quelle che offrono centri di formazione e università.

 

Ma Skillbros sta testando l’interesse verso proposte diverse, dal corso per barman alla guida sportiva. Il modello di business si basa sull’85% dei ricavi al docente e il 15% a Skillbros.

Da gennaio ha accumulato oltre 16mila iscritti, 600 lezioni vendute.

Da luglio la piattaforma sarà accessibile anche in inglese, spagnolo e portoghese e Skillbros sta cercando interlocutori a Malta, in Svizzera e negli Stati Uniti per avere delle filiazioni che consentano accessi ad altri mercati…..”

 

 

 

 

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INSTAGRAM INSERISCE I VIDEO VINTAGE – 15 secondi e 13 filtri a disposizione

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ABBIAMO 15 SECONDI A DISPOSIZIONE PER METTERE IN MOSTRA LA NOSTRA CREATIVITA’.

Sulla nostra app di Instagram comparirà a breve il simbolo della telecamera.

Saranno messi a disposizione 13 nuovi filtri specificamente studiati per i video.

Per gli utenti di Apple ci sarà anche la tecnologia di CINEMA STABILIZATION.

Renderanno la qualità dei video caricati su Instagram simile a dei veri e propri cortometraggi professionali

Per maggiori dettagli, ecco il blog ufficiale di Instagram:

http://blog.instagram.com/

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IL MY TIME PRENDE IL POSTO DEL PRIME TIME Non perderti questa interessante ricerca sulla storia della tv italiana Ecco il link per scaricarla

10 anni

 

 

“…..Un consumatore evoluto, sempre più abituato a costruirsi un palinsesto personalizzato, a vedere i contenuti televisivi su diversi dispositivi – anche in mobilità – e a commentarli sui social network.

 

E’ questo il ritratto del telespettatore odierno che emerge dall’indagine “I dieci anni che hanno rivoluzionato la televisione”, presentata da Politecnico di Milano e Studio Frasi.

Un cambiamento guidato dallo sviluppo di tecnologie innovative, da internet e dai mutamenti nello stile di vita degli italiani, che hanno portato a ridisegnare completamente il mercato televisivo e le modalità di fruizione dei contenuti televisivi.

 

Un italiano su tre, infatti, ha  già compiuto il passaggio da un palinsesto pensato dagli editori alla costruzione di una propria agenda personalizzata in cui, oltre a scegliere i contenuti, decide tempi e dispositivi su cui vederli.

 

E’ la nascita del My Time, guidato dalle caratteristiche personali di ogni utente, che prende il posto del Prime Time.

 

Sono gli effetti della rivoluzione digitale, che in dieci anni ha cambiato lo scenario tv più velocemente di quanto non sia avvenuto nei venti-trenta anni precedenti.

 

Ancora oggi, facilitando l’ingresso di nuovi soggetti, sta creando un mercato unico dell’intrattenimento,  con gli operatori che si contendono quindi le risorse disponibili: abbonamenti, pubblicità, contenuti, eventi esclusivi ma, soprattutto, l’attenzione degli spettatori.

L’evoluzione del mercato televisivo 

 

Da 6 canali rilevati a 197.

 

Questo numero racconta più di altri l’evoluzione della tv nel nostro Paese dal 1986, anno in cui Auditel ha iniziato a diffondere i dati d’ascolto.

 

 

Un’accelerazione impressa soprattutto negli ultimi dieci anni, con ben 52 canali presenti su più di una delle sei piattaforme operative in Italia (Dtt Free, Dtt Pay, Satellite  free, Satellite free criptato, Satellite Pay, Iptv).

 

La moltiplicazione dell’offerta dei canali, la capacità di essere presenti su più schermi e l’integrazione con i canali social, sono quindi le principali caratteristiche del mercato televisivo di oggi.

I principali cambiamenti degli ultimi dieci anni, che hanno contribuito a dare forma al mercato così come lo si conosce oggi, sono stati la nascita di Sky Italia nel 2003 (dalla fusione delle due pay Tele+ e Stream) e la transizione dalla tv analogica al digitale terrestre, iniziata nel 2006.

 

Il Multiscreen è un’altra novità frutto di questo decennio. Alle piattaforme prettamente televisive vanno infatti aggiunte le “piattaforme” che trasmettono sui altri schermi, come ad esempio i tablet, i pc e i telefonini.

 

Le nuove abitudini degli utenti e le nuove tecnologie impongono infatti, ai broadcaster, una presenza su tutti gli schermi: in questa direzione, vanno strumenti come Sky Go o le applicazioni per Smartphone e Tablet di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media.  
 
La strategia Multischermo prelude ad altri progetti ed iniziative 
sul coinvolgimento dei pubblici. La più importante riguarda la Social Tv. Rai, Mediaset, Sky, Discovery, Fox ed altri hanno in essere iniziative di Social Tv, per invitare, spingere i propri pubblici a postare commenti sui siti dei programmi e delle reti, così da fidelizzarli e rendere più coinvolgente l’esperienza di visione…..”
Ecco il link per leggere il rapporto su Slideshare:

http://www.slideshare.net/10anniTV/10-anni-tv

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E’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE GENERARE UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE, SOPRATTUTTO AL SUD. Scarica per le tue vacanze il corposo report di 238 pagine pubblicato dalla LUISS.

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“….La miopia è il tratto che descrive, in modo allarmante, l’approccio e i comportamenti

di buona parte della nostra classe dirigente in quest’ennesimo anno di crisi.

 

Nelle azioni della nostre classi dirigenti la “responsabilità” è la grande assente.

 

Si preferisceil modello autoritario della deresponsabilizzazione senza rendersi conto che il potere

senza responsabilità è segno distintivo della tirannide, non della democrazia.

 

Mentre ilpresidente Obama identificava nei giovani, nella qualità dell’istruzione e nell’attrazione

dei migliori talenti i tre assi strategici per gli Stati Uniti, l’attenzione della nostra “ruling

class” si concentrava – pur con talune, isolate eccezioni – su elementi, annunci e polemiche

di corto respiro.

 

Il confuso, provinciale e concitato dibattito politico-mediatico è

parso molto, troppo lontano dai temi che le élite dei paesi più lungimiranti considerano

come prioritari per tornare a guardare con fiducia al futuro….”

 

 

 

 

Ecco il link per scaricare il report della LUISS:

http://www.managementclub.it/upload/file/fb7f0e2Rapporto_2013.pdf

 

 

 

 

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