webindex

 

 

La World Wide Web Foundation ha pubblicato la seconda edizione del Web Index Report.

Si tratta di un elenco che raccoglie un’ottantina di nazioni e racconta come e quanto la Rete è libera e quindi quanto contribuisce allo sviluppo e alla diffusione dei diritti umani su scala globale. 

Un indice multidimensionale composto da quattro parametri:

– accesso universale, 

– libertà e apertura, 

– contenuti rilevanti.

– impatto socioeconomico

Lanciato appena lo scorso anno, già per la nuova edizione ha allargato il tiro ad altri venti Paesi. 

Al di là di tutto, il Web Index dà l’idea del livello di censura subito dall’utenza delle singole nazioni. 

In altre parole, quanto i governi tengono in pugno internet filtrando contenuti, inibendo connessioni e controllando i cittadini con le strategie più diverse. 

Una delle scoperte più incoraggianti nello studio di quest’anno è come il web e i social media stiano spronando le persone a organizzarsi, a sviluppare iniziative e a tentare di portare alla luce violazioni in tutto il mondo.

Come dire: nonostante tutto – filtri, controlli, sequestri, operazioni su larga scala – la Rete è sempre più un’arma, anzi l’arma di contestazione di massa per eccellenza in mano alle persone. 

Nell’80 per cento dei Paesi, infatti, ha giocato nel corso degli ultimi 12 mesi un ruolo importante nella mobilitazione dell’opinione pubblica e, in almeno la metà dei casi, è stata il punto di partenza delle proteste. 

Ecco il link per scaricare il Web Index Report:

http://thewebindex.org/…/Web-Index-Annual-Report-2013…

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...