I-Com, l’Istituto per la competitività , ha pubblicato il Rapporto 2015 sui consumatori italiani.
L’innovazione tecnologica sta cambiando radicalmente la natura dei consumatori italiani.
Infatti, perfino i social network sono utilizzati per cercare, comparare e scegliere i vari prodotti di consumo.
Cambiano i codici di comunicazione e imprese e associazioni sono costrette ad adeguarsi alle nuove piattaforme di consumo e interazione.
Questa scelta, che sta caratterizzando le maggiori aziende di prodotti di consumo, genera per le stesse grandi responsabilità, in particolare in materia di tutela del consumatore.
Per questo le imprese, se vogliono evitare le sanzioni dell’Antitrust e dell’AGCOM, devono muoversi con cautela nel mondo dell’innovazione, sfruttare con prudenza le potenzialità di Internet, nella massima trasparenza e verità se l’obiettivo è quello di essere più competitive sul mercato digitale.
I-Com ha effettuato un sondaggio su 1.021 persone maggiorenni, dal quale risulta che l’83% di chi naviga normalmente in Internet usa canali web delle aziende per avere informazioni su prodotti e offerte.
Il 77% circa fa acquisti online; il 62% sceglie la rete anche per chiedere assistenza e ben una 1 su 4 sceglie di utilizzare Twitter o Facebook anche per segnalare problemi che riguardano prodotti o servizi.
L’analisi fa una distinzione anche tra uomini e donne; incuriosisce sapere che sono le donne quelle che utilizzano maggiormente Facebook, effettuando il maggior numero di click sui link aziendali – ovvero più del 40% rispetto a un 30% degli uomini.
In crescita rispetto al 2014, la percentuale di coloro che utilizzano la rete anche per fare reclami, che passa dal 27,5% dello scorso anno al 39,5% del 2015.
Insomma, la rete diventa uno strumento sempre più utilizzato per far valere i propri diritti.
Dati interessanti che evidenziano quanto anche gli internauti riescano a trasformarsi in consumatori attivi e attenti non solo alle loro esigenze ma anche a ciò che gli spetta.
Il rapporto I-Com, dunque, oltre a coniare il termine smart consumers, sicuramente influenzerà le scelte di moltissime imprese il cui business oggi più che mai è determinato dalle opinioni e dalle scelte del consumatore.
Ad oggi, dall’analisi condotta da I-Com su 33 aziende, attive in sei ambiti di mercato (trasporti, energia, banche, assicurazioni, telefonia mobile e GDO non-food), sono i comparti della grande distribuzione organizzata non-food e della telefonia mobile che maggiormente utilizzano il web.
L’azienda più social è la Tim, seguita da Ikea.
Vodafone registra il maggior numero di like su Facebook, mentre la più seguita su Twitter è la Tim.
Nel 2015, insomma gli affari delle imprese passano dal web.
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