La Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha pubblicato in questi giorni il Rapporto 2015.
E’ l’ottava edizione di una serie di fotografie statistiche di una professione che nonostante la crisi e le difficoltà che sempre più attanagliano le piccole e medie imprese, risulta complessivamente in crescita.
Nel 2014, anno nel quale la popolazione è rimasta invariata e il Pil è diminuito dello 0,4%, i commercialisti iscritti all’albo sono aumentati dell’1%, mentre quelli iscritti alle casse previdenziali della Categoria sono aumentati del 2,6%.
La crescita degli iscritti non è accompagnata dall’aumento dei redditi professionali.
Il Rapporto, infatti, elaborando la media reddituale tra gli iscritti alla Cassa dottori e gli iscritti alla Cassa ragionieri, ha certificato per il secondo anno consecutivo un calo dei redditi professionali nominali (-1,3% nel 2013) e per il sesto anno consecutivo un calo dei redditi professionali reali, cioè misurati al netto dell’inflazione (-3,2% nel 2013), che, con ogni probabilità, proseguirà anche nel 2014 come mostrato dai primi dati raccolti.
All’inizio del 2015, i commercialisti iscritti all’Albo sono 116.245 e sono cresciuti dell’1% in un anno, proseguendo il trend positivo in atto dal 2013, dopo che nel 2012 il tasso di crescita aveva raggiunto il livello più basso di sempre.