La scuola 2.0 è l’obiettivo del “Piano nazionale della Scuola digitale” promosso dal Governo attraverso collegamenti internet di banda ultra larga.
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L’intento è quello di arrivare entro il 2020 all'”innovazione del processo educativo”, basato “sull’interazione costante” degli studenti, attivando così un processo di trasformazione culturale.
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Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, annuncia che sono già state stanziate risorse per “un miliardo di euro, grazie a fondi della Buona scuola e del Pon”. .
Del miliardo a disposizione, ha sottolineato Giannini, “600 milioni saranno investiti per la parte infrastrutturale, 400 per la parte software, cioè sviluppare competenze, monitorare lo stato dell’arte, formare l’intera comunità scolastica dagli insegnanti al personale amministrativo”.
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Si tratta di risorse “per le scuole, non per le imprese“, che “potranno essere partner di questo processo”. .
Si evidenziano quattro gli ambiti di lavoro:
– strumenti,
– competenze e contenuti,
– formazione,
– accompagnamento delle scuole
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per un totale di 35 azioni.
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Tra queste:
– la fibra e banda ultra larga alla porta di ogni scuola,
– il cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole,
– ambienti digitali per la didattica,
– il registro elettronico
– il pensiero computazionale per tutte le scuole primarie,
– risorse per pagare il canone di connettività,
– la formazione in servizio per tutto il personale,
– una strategia nazionale per l’apprendimento pratico e i laboratori,
– un quadro comune per le competenze digitali degli studenti,
– un responsabile per il digitale per ogni istituto (“animatore digitale“).
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Per scaricare il Piano Nazionale della Scuola Digitale, clicca QUI