L’Istat ha presentato in questi giorni la terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile”.
Questo documento non è solo un prodotto editoriale ma una linea di ricerca, un processo che assume come punto di partenza la multidimensionalità del benessere.
Nel costruire con il Cnel questo progetto, l’Istat scelto di condividere le decisioni con esperti, ampi settori della società civile e consultando direttamente i cittadini.
Il tema della misurazione del benessere sta trovando ampi spazi di discussione in tutto il mondo e sono ormai diverse le esperienze internazionali che danno conto della multidimensionalità del benessere e del progresso civile di una società.
L’Istat ci offre un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che hanno caratterizzato l’evoluzione del nostro Paese negli anni recenti.
Assume come punto di partenza la multidimensionalità del benessere e analizzando un ampio numero di indicatori.
L’analisi degli aspetti che concorrono alla qualità della vita dei cittadini si articola in dodici settori (i “domini”) e 130 indicatoriselezionati attraverso il coinvolgimento di esperti di settore e di una commissione scientifica.